L'atelier dove scolpisco la luce
Tutti i miei oggetti luminosi sono unici, perché realizzati con processi di lavorazione manuali. La tecnica che utilizzo consiste nello spaccare lastre di vetro comune (che spesso vengono recuperate da vetrerie in dismissione), ridurle in piccoli pezzi taglienti che poi vengono sfaccettati, smussati e levigati a mano per poi essere fissati con lo stagno. Tale lavorazione nobilita il vetro evidenziando la sua naturale luminescenza.
Le lampade-scultura prendono vita in un laboratorio-atelier ricavato in un vecchio frantoio, con una spettacolare terrazza a picco su uno scorcio di mare e di paesaggio tra i più suggestivi di Polignano a Mare, Lama Monachile.
Qui l’arte è viva e in continua trasformazione proprio come la natura. Grazie a questa naturale predisposizione del luogo, in cui gli oggetti prendono idea e forma, l’atelier nel tempo ha accentuato la sua peculiarità di "wunderkammer", ed oggi ospita opere d’arte e complementi d’arredo di altri artisti, fortemente caratterizzati dalla componente manuale ed artigianale.
Guardando i vari lavori artigianali presenti nell'Atelier ci si può imbattere nelle scultore di terra cruda, argilla, bronzo, dell’argentino Hermann Mejer, nelle sculture in ferro riciclato di Simone Bellotti, nei dipinti di Giuseppe Teofilo, Niki Carmosino, e Tony Prayer.